Le elezioni francesi sono lo specchio di come il linguaggio digitale non sempre rifletta la realtà.
Il grande conflitto che vede Emmanuel Macron sfidare Marine Le Pen sul filo del rasoio, non è una lotta tra chi è pro e chi è contro l’Europa.
Questa è la classica semplificazione che adatta il contenuto alla fruizione veloce e superficiale delle notizie online.
Tra chi vota si nasconde una percezione ben più subdola: la sovranità nazionale contro la Banca centrale europea. In questo manicheismo, perdono i partiti moderati che concepiscono un’Europa delle nazioni.
Siamo sicuri che i loro elettori, costretti a scegliere tra due estremi, non si astengano o peggio propendano a malincuore per il concetto di Stato?
La storia recente ci dimostra che, pur di combattere l’establishment della Finanza, una massa sconfinata di elettori può arrivare a perdere la propria identità politica. In un mondo che ancora non si è ripreso dalla sorpresa di Trump, potremmo svegliarci con un’altra sconcertante realtà, che ribalterebbe l’attuale euforia dei mercati.
Ma speriamo di no.